giovedì 9 maggio 2013

Il Sogno è il Lieto Fine?

"Solleva una pietra, spezza un legno e Io vi sarò dentro".

(Culto di Ra, dio del Sole, 1850 a.C.)




Nel libro del Siracide - Antico Testamento - è scritto:

"Gli artigiani pongono fiducia nelle loro mani e ognuno vanta perizia nel suo mestiere.
Senza di loro non v'è città abitabile. Però non sono nel consiglio del popolo, non siedono nel seggio del giudice, non s'intendono di leggi e di diritto; tuttavia essi tengono viva nei secoli la creazione, e la loro preghiera ha per oggetto il lavoro della loro arte".





Se ascoltiamo da vicino, avvertiamo come la poesia delle cose, 
che da esse stesse si sprigiona,
rivela quanto l'eternità sia innamorata delle opere del tempo. (Blake)

Quelle opere che si liberano dallo spirito quando abbiamo orecchi per ascoltare le tante voci della poesia che ci pervade; come una musica che attraverso la tela del sarto, tesse la trama di un filo sottile e tenace sulla mano dell'invisibile mistero delle cose; quelle cose che ci trascendono e ci sovrastano svelando il loro segreto a coloro che desiderano dare un nome alle cose che accadono al di sopra delle parole (spesso celebrative del nulla, lungo un facile vento di sazietà, come lascia intendere Álvaro Mutis nella sua Saga di Maqroll).




E per Poesia - quella che salva - non intendo l'espressione letteraria quando questa prende forma imprimendosi sulla carta in forma di sentimento, piuttosto la nostra capacità di accettarci così come siamo e non come vorremmo essere. 
L'essere accolti così come siamo è diritto di tutti ed è un bisogno insopprimibile; l'arte suprema è quella di comprendere e accettarci proprio a partire dalla vulnerabilità del nostro tessuto vitale; accogliere la trama degli eventi al di là dell'apparente scorrere del
 sogno che - forse - è il fine ultimo dell'umana esistenza.

Potremo dire allora...
è stato bello esserci incontrati.








"Siamo fatti della stessa materia
di cui sono fatti i sogni"

(Pablo Neruda)

2 commenti:

Manuela Vitulli ha detto...

Grazie per questo post così intenso. E la conclusione con Neruda.. *.*

pensierinviaggioo.blogspot.it

Paolo Salvi ha detto...

Grazie a te per averlo rac-colto.